In questi giorni stravolti, strani…
In questi giorni stravolti, strani e a tratti angosciosi penso spesso alla “tendenza attualizzante”.
Riunisco in questo unico articolo dei post che ho scritto nella mia pagina Facebook. https://www.facebook.com/silvanasarlicounselor
La tendenza attualizzante per Rogers è presente negli organismi, in ogni organismo, a qualsiasi livello, un flusso sotterraneo di movimenti verso una realizzazione costruttiva delle sue specifiche possibilità.
Sia che si parli di un fiore, o di una quercia, di un verme fangoso o di uno splendido uccello, di una scimmia o di una persona sarebbe la cosa migliore riconoscere che:
la vita è un processo attivo, non passivo.
Sia che l’ambiente sia favorevole o sfavorevole i comportamenti di un organismo possono essere compresi in termini del mantenimento, dell’arricchimento e della riproduzione di se stesso. E’ questa la natura stessa del processo che definiamo vita. Una tendenza del genere è all’opera in ogni momento. La tendenza attualizzante, naturalmente, può essere contrastata o corretta, ma non può essere distrutta senza che si distrugga l’organismo stesso.
Queste le parole di Carl Rogers:
“Ricordo che nella mia infanzia lo sgabuzzino in cui immagazzinavamo la riserva di patate per l’inverno si trovava in u seminterrato, due o tre metri al di sotto di una finestrella. Le condizioni erano sfavorevoli, ma le patate cominciavano lo stesso a germogliare – erano dei germogli pallidi, molto diversi da quelli verdi e sani che spuntano quando le patate sono seminate in primavera. E tuttavia questi germogli sottili e tristi crescevano fino a raggiungere quasi un metro di lunghezza, nel tentativo di raggiungere la luce lontana della finestrella. Questi germogli erano, nella loro crescita bizzarra e futile, una sorte di espressione disperata della tendenza direzionata. Non sarebbero mai diventati piante, non sarebbero mai maturati, mai avrebbero realizzato il loro potenziale reale. Tentavano di realizzarlo, però, anche nelle circostanze peggiori. La vita, anche se non le era possibile fiorire, non rinunciava a se stessa. Le condizione in cui alcune persone si sono sviluppate sono state così sfavorevoli da sembrare le loro esistenze anomale… La chiave per capire il loro comportamento consiste nel considerare che esse stanno lottando, con le uniche modalità che sentono di avere a disposizione, per muoversi verso la crescita, verso il divenire.”
Liberamente tratto da “Un modo di essere” di C. Rogers
Come spesso mi ritrovo a dire la vita è movimento.
Il movimento che ognuno compie al meglio delle proprie possibilità.
Ecco magari mi piace ricordarlo nel momento in cui mi infastidisco per i comportamenti altrui e molto più spesso per i miei.
E poi arriva il balsamo, questo semplicissimo principio di vita.
Ognuno ha il proprio movimento per la realizzazione di vita secondo le possibilità che sente di avere in quel momento ed è al meglio che può essere anche se pare un disperato tentativo di realizzazione di vita.
Io ogni volta che mi ricordo dei germogli raccontati da Rogers mi sento in pace con me e con gli altri…
Allora per questi giorni particolari ti auguro una buona “tendenza attualizzante”
La convivenza forzata
La CONVIVENZA FORZATA di questi giorni in cui gli spazi sono “sovraffollati”, magari in un appartamento piccolo, i tempi allungati, le abitudini stravolte e la continua copresenza dei propri cari può essere fonte di forte stress. Durante un tempo “normale” il lavoro, la scuola e le attività dopo qualche ora sono sempre intervallati da una pausa.Allora trovare un piccolo rifugio che sia uno spazio e tempo proprio diventa essenziale! Un angolo di casa in cui ritirarsi anche solo per un quarto d’ora può diventare l’occasione per ritrovare se stessi e ricaricare in po’ le pile.
La solitudine forzata
LA SOLITUDINE FORZATA.
Magari in un appartamento grande in cui il silenzio fa da eco nelle varie stanze o in uno talmente piccolo con le pareti che si rimpiccioliscono sempre più fino a soffocare.
Per chi è in pensiero per i propri cari distanti magari solo qualche strada poco più in là dalla propria abitazione.
Per chi ha come unici contatti con il mondo esterno le persone del proprio quartiere e che frequenta quotidianamente nei luoghi di ritrovo.
Alle persone che si ritrovano in questa situazione mi sento di dire che una mia carezza e un mio abbraccio è per voi… Così anche se a distanza. E se ne avete la possibilità usate la tecnologia per intrattenervi. Televisione, computer…
Anche solo il telefonino.
Sì perché è in vostro potere mettervi in contatto con altre persone. Chiamatele.
Senza pudore!
Perché siamo tutti nella stessa situazione e condividere paure e ansia può solo farci sentire più uniti.
Io vi chiamerei tutti ma pur facendo numeri telefonici a caso ho poche probabilità di raggiungere proprio te che in questo momento hai voglia di sentire qualcuno vicino.
Allora contattami per alleggerire la tensione 🌸